Com'è avere un gemello artificiale?

Com'è avere un gemello artificiale?

Se questa decade verrà ricordata per l’avvento di assistenti digitali come Siri, Alexa e Cortana, il prossimo potrà essere il decennio di un nostro personale alter-ego digitale.

Si, nel recente libro “The future computed” il presidente di Microsoft Brad Smith e l’EVP of AI and Research Harry Shum parlano di un livello avanzato di intelligenza artificiale in grado di sommarsi a quello che decideremo ogni giorno per mostrarsi utile e disponibile per ogni mansione che richieda particolare sforzo di pensiero. 

E a te che ti importa? Parecchio, a quanto pare. 

Qui non parliamo di assistenti digitali avanzati, parliamo di un intelligenza con cui conversare come in una normale chiacchierata, e anziché fare questo tramite interfacce e smartphone, parliamo di qualcosa che accade completamente dentro la nostra testa, come quando pensiamo e meditiamo.

Immagina quindi un livello avanzato di mente capace non solo di ricordarti tutto quello che dovrai fare durante una giornata, ma anche farti avere informazioni in maniera istantanea o farti prendere decisioni potendo considerare ancora più in profondità ogni aspetto. 

Potrebbe portare ognuno di noi a sviluppare con sempre minor tempo operazioni lavorative complesse ogni giorno, dando così sfogo al meglio, la nostra umanità e creatività, che sono le cose che maggiormente hanno fatto la differenza nella storia della nostra specie.

Designer, founder of the Digital company Ex Design Studio.